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Parti correlate

Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati

La disciplina delle operazioni con parti correlate contenuta nel Titolo V, Capitolo 5 della Circolare 263 del 2006 della Banca d’Italia , mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali di una banca possa compromettere l’imparzialità e l’oggettività delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei loro confronti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danni per depositanti e azionisti.

A tal fine, l’Autorità di Vigilanza dispone con le citate Disposizioni che le banche si dotino di un sistema di presidi per la gestione di tali fattispecie.

In tale ambito la Sezione III, della normativa in argomento, definisce sia l’iter di definizione delle procedure deliberative, sia un insieme di regole minimali alla base delle procedure per il compimento delle operazioni con soggetti collegati.

Obiettivo del presente documento è quello di disciplinare le procedure deliberative - in termini di soggetti coinvolti nel processo deliberativo e attività attribuite ai medesimi - di cui la Banca si dota al fine di preservare l’integrità dei processi decisionali nelle operazioni con parti correlate e soggetti connessi.

Le procedure sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione della Banca nella seduta del 22 giugno 2012, acquisito il parere vincolante da parte dell’Amministratore Indipendente e del Collegio Sindacale, espressivo del giudizio in merito alla complessiva idoneità delle procedure a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della Banca possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti.

Nella formulazione del parere citato, l’Amministratore Indipendente e il Collegio Sindacale si sono avvalsi delle risultanze delle analisi elaborate dalle strutture interne alla Banca, ciascuna secondo le proprie competenze, in merito alle soluzioni organizzative e procedurali proposte e alla rispondenza delle stesse agli obiettivi della normativa.

La Direzione Generale assicura la messa in opera delle procedure operative interne e la pronta diffusione dei riferimenti necessari alla definizione della rilevanza delle operazioni da parte delle unità operative competenti.

Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Castiglione M. Raimondo e Pianella valuta con cadenza almeno triennale l’adeguatezza del Regolamento in oggetto e – se del caso – delibera le revisioni dello stesso tenendo conto, tra l’altro, delle modifiche eventualmente intervenute nella normativa di riferimento, nonché dell’efficacia dimostrata nella prassi applicativa.

Il Consiglio di Amministrazione della Banca nella seduta del 27 marzo 2015 ha approvato l'aggiornamento delle Procedure in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti dei soggetti collegati in attuazione delle disposizioni di vigilanza di cui al Titolo V, Capitolo 5, della Circolare Banca d’Italia 27 dicembre 2006, n. 263, previo parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dall’Amministratore Indipendente.

Le presenti procedure e gli eventuali aggiornamenti successivi sono pubblicate sul sito internet della Banca e sono applicate a partire dal 31 dicembre 2012.

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